Il Regno Unito già approva il vaccino di Pfizer-BioNTech

È il primo paese a farlo, entro pochi giorni saranno distribuite le prime dosi

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Il Regno Unito ha approvato il vaccino contro il coronavirus di Pfizer-BioNTech, diventando il primo paese al mondo ad autorizzarne l’impiego sulla popolazione. La decisione è stata annunciata alle 8 di mercoledì mattina e la somministrazione delle prime dosi dovrebbe essere avviata entro pochi giorni. Il vaccino di Pfizer/BioNTech ha impiegato appena dieci mesi dal momento dell’avvio del suo sviluppo alla prima autorizzazione, un record per le soluzioni di questo tipo che di solito richiedono anni prima di essere distribuite sul mercato.

 
L’Agenzia regolatrice dei farmaci inglese (MHRA) ha rivisto le analisi e i dati forniti dalle due aziende, e raccolti nel corso dei loro test clinici con circa 44mila volontari avviati la scorsa estate. Nell’ultima fase (su 3) della sperimentazione, il vaccino si era rivelato efficace al 95 per cento, un dato superiore a quanto atteso da numerosi esperti e osservatori. Il governo britannico ha in seguito recepito la raccomandazione per l’autorizzazione da parte dell’MHRA. Il ministro della Salute britannico, Matt Hancock, ha detto in un tweet che “un aiuto è in arrivo” e che “il sistema sanitario nazionale è pronto per avviare le vaccinazioni all’inizio della prossima settimana”.
Come diversi altri paesi, anche il Regno Unito prima dell’approvazione aveva ordinato le prime dosi di vaccino a Pfizer-BioNTech, in modo da averle a disposizione subito dopo l’autorizzazione. Nel complesso le dosi ordinate finora sono 40 milioni, sufficienti per vaccinare 20 milioni di persone: il vaccino deve essere somministrato con due iniezioni a distanza di un mese; un primo lotto di 10 milioni di dosi dovrebbe essere disponibile entro pochi giorni.
 
I primi a ricevere il vaccino nel Regno Unito saranno i membri del personale sanitario, dei servizi sociali, gli anziani e altre categorie a rischio. In seguito il governo ha in programma di procedere con la somministrazione al maggior numero possibile di individui al di sopra dei 50 anni e ai più giovani con altri problemi di salute. Questa seconda fase dovrebbe essere avviata nei primi mesi del 2021, man mano che saranno disponibili ulteriori dosi.

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