Airbnb e tassa di soggiorno, facciamo il punto.

Possiamo riassumere quanto comunicato da Airbnb a tutti gli host in tre punti principale:

  1. Airbnb implementerà un sistema di riscossione automatica della tassa di soggiorno sugli affitti brevi in Italia a partire dal 15 febbraio.
  2. Questo sistema sarà inizialmente attivo in 1.200 comuni italiani e successivamente esteso a tutta la Penisola.
  3. Prima di questa iniziativa, Airbnb versava la tassa solo nei comuni con cui aveva accordi specifici, come Milano, Roma e Firenze. Ora, per superare la frammentazione nella gestione della tassa di soggiorno, la piattaforma preleverà automaticamente l’imposta al momento della prenotazione, rispettando le disposizioni di ogni singolo comune.

tassa di soggiorno airbnb

Cosa sta succedendo

La comunicazione di Airbnb ha scatenato una valanga di richieste di informazioni da parte degli host sia verso lo stesso Airbnb sia verso i relativi Comuni di appartenenza.

Anche noi abbiamo posto ad Airbnb le seguenti 3 domande:

  1. Nel caso l’ospite appartiene ad una categoria esente dal pagamento ( es: un over 65 anni) come si comporta Airbnb? Riscuote lo stesso? come fa a capire che all’interno della famiglia c’è un esente?
  2. Se l’ospite non si presenta, come gli verrà restituita l’imposta pagata?
  3. L’host dovrà comunque rendicontare al comune le imposte di soggiorno  come da loro procedura e attraverso i loro sistemi?

 

La risposta di Airbnb è stata:

“In merito alle sue domande:
se un ospite è esente o non si presenta al check-in, pagherà la tassa di soggiorno e poi inoltrerà al Comune di pertinenza la richiesta di rimborso. Nel sito del Comune trova la documentazione relativa.
Per la rendicontazione dovrà attenersi alle regole del Comune. “

Situazione attuale riguardo la riscossione della tassa di soggiorno da parte di Airbnb.

Alla luce di quanto sopra descritto i comuni stanno man mano inoltrando comunicati alle strutture ricettive annunciando di “NON CONSIDERARE LA COMUNICAZIONE DI AIRBNB” e di proseguire a raccogliere e a riversare la tassa di soggiorno nele modalità di sempre.

Fanno eccezzione ovvimante i comini che gia avevano un accordo specifico con Airbnb gia prima del 2024.

Considerazioni

 Il sistema Italia è ancora abbastanza lontano dal creare un processo unico e stabile per la gestione fiscale delle locazioni turistiche brevi.

Dal lato dei comini e regioni c’è troppa frammentazione  normativa che complica il lavoro di una possibile regia unificata.

Inoltre, sembrerebbe che sia solo il portale Airbnb a dover correre dietro ad ogni nuova normativa, dovrebbe invece essere chiarita la validità generale delle norme a tutti i portali.

 

 

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