Airbnb e cedolare secca, un aggiornamento relativo alla ritenuta fiscale sui guadagni degli host

 Ultimi aggiornamenti su Airbnb e cedolare secca. DAC7 e futuro per tutti i portali di prenotazione di case vacanza non professionali.

BB Castellabate Panacea 123 scaled

Accordo con l’Agenzia delle Entrate:

  • Airbnb ha concluso un accordo con l’Agenzia delle Entrate riguardante la ritenuta sui redditi degli host non professionali derivanti da locazioni brevi per gli anni fiscali 2017-2021.
  • Il pagamento complessivo stabilito è di 576 milioni di euro.
  • Airbnb rinuncerà a recuperare le ritenute fiscali da parte degli host per questo periodo. 
  • La collaborazione con le autorità italiane su tasse, regole per le locazioni brevi e turismo sostenibile è confermata dall’accordo.
  • In Italia, la maggior parte degli host su Airbnb sono persone comuni che utilizzano la piattaforma per integrare il proprio reddito familiare. L’accordo con l’Agenzia delle Entrate e le recenti normative sono viste come un passo per chiarire le regole sugli affitti brevi per il futuro.
  • Nel futuro prossimo, la Legge di Bilancio per il 2024 in Italia specifica come le piattaforme, inclusa Airbnb, dovrebbero gestire la ritenuta delle imposte sugli host non professionali. Airbnb accoglie positivamente questa proposta e si prepara a implementare un meccanismo di trattenuta e versamento delle imposte.
  • Airbnb è in fase di conformità a DAC7, la normativa europea sulla trasmissione dei dati fiscali da piattaforme digitali. Gli host italiani sono stati informati su come queste modifiche influiranno sulla loro attività.
  • La piattaforma accoglie con favore i progressi nelle regole per gli affitti brevi, inclusa la creazione di un sistema di registrazione nazionale in Italia e il quadro europeo di condivisione dei dati. Questi progressi semplificheranno la comprensione degli affitti brevi nei centri storici come Venezia e Firenze, consentendo lo sviluppo di politiche pubbliche proporzionate al fenomeno. Airbnb si impegna a collaborare con le autorità italiane per il successo di tali regole.

 

Impegno in Italia:

  • L’Italia è un mercato significativo per Airbnb, e l’accordo permette di concentrarsi sulla collaborazione con le autorità italiane su tasse, regole per le locazioni brevi e turismo sostenibile.
  • La piattaforma sta attivamente dialogando con le autorità per il periodo successivo, ossia il 2022-202

 

Profilo degli host in Italia:

  • In Italia, la maggior parte degli host sono persone comuni che utilizzano la piattaforma per integrare il proprio reddito familiare.
  • Il guadagno annuo dell’host medio è di poco più di 3.500 euro.
  • Un significativo 59% degli host afferma che i proventi dell’affitto breve sono cruciali per arrivare a fine mese.
  • Il 15% degli host dichiara di lavorare nei settori sanitario, dell’educazione o della pubblica amministrazione.

 

Regolamentazione futura:

  • Il governo italiano ha presentato la Legge di Bilancio per il 2024, che specifica come le piattaforme dovrebbero gestire la ritenuta delle imposte sugli host non professionali in futuro.
  • Airbnb accoglie positivamente questa proposta normativa e si prepara ad implementare un meccanismo di trattenuta e versamento delle imposte.

 

Conformità a DAC7:

  • Airbnb sta lavorando per adeguarsi a DAC7, la normativa europea sulla trasmissione dei dati fiscali da parte delle piattaforme digitali.
  • Gli host italiani sono stati informati su come questi cambiamenti influiranno sulla loro attività, e Airbnb continuerà a raccogliere le informazioni richieste da DAC7.
 
 

Condividi su:

Facebook
Twitter
LinkedIn